venerdì 6 novembre 2009

dubbi e certezze insieme

Ho scritto che sono sicura che non ce la farà a reggere l'urto...
e vorrei tanto che questo fosse solo un dubbio..
Mercoledì ho fatto la mia seduta mensile dalla psicologa.. ci vado ancora ogni tanto per capire in che direzione vado, è qualcosa che mi è servito molto e mi continua a servire in ogni ambito della vita. E mi scopro sempre una persona nuova.
Le ho raccontato tutto quello che mi è successo in questo mese, cosa ho provato, cosa ho detto, come ho reagito e mi sono stupita io per prima della calma con cui ho affrontato tutto.
Lei mi ha presentato il seguente quadro della situazione:
Lui si è presentato come un fico, maturo, con eseprienze di convivenza alle spalle, colui che era l'unico tra i due capace "di guidare la carretta".
Io sicuramente più inesperta, ma molto aperta, libera da precedenti esperienze, e soprattutto sincera.
Lui narcisista, ma che aveva nascosto bene questo suo lato.
Lui si rende conto che la vita a due significa anche dare attenzioni all'altra.
Lui che vive questa vita a due come unico "detrimento" delle sue energie.
AMARE non è per lui uno scambio che porta ad una crescita insieme, AMARE è percepito come uno sforzo immane a dare, ma senza la sua capacità di ricaricarsi grazie all'amore dell'altro.
AMARE per me significa dare e provare piacere nel dare, ed essere contenta di un suo sguardo di una sua carezza, di un suo "TI AMO"
In tutto ciò lui si sente molto confuso. Lui con più eseprienza, lui più grande, ora non sa che fare, è confuso, naviga a vista, non ho chiaro quello che vuole nella vita.
Io sono diventata il punto fermo della coppia, io sono colei che le idee chiare su dove voglio andare, io sono colei che "tira la carretta".
Io ho capito che tipo è: è come se credesse di avere a disposizione un TOT di Amore che in parte ha già dato e quindi ora lo centellina. Non è capace di darsi, e questo si riflette anche sul fatto che non vuole figli. per lui sono solo rotture di coglioni, non riesce a comprendere l'amore che ti può tornare indietro...
e tutto questo per il suo narcisimo.

PROSSIMI PASSI:
visto che ho la situazion sempre più chiara, dovrò trovare il modo di esporgliela nel modo migliore e suggerigli di parlarne con qualcuno del mestiere per capire dove sta l'intoppo.
Lui potrà dire che la storia è vera, o almeno verosimile e procedere verso la soluzione (una volta individuato e accettato il problema la soluzione è vicina)
Oppure potrà non riconoscersi in nulla e allora non potremo stare insieme.
La cosa triste è che già so che con le persone narcisiste la terapia non funziona, perchè loro non sono propensi a mettersi in discussione.
staremo a vedere

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