domenica 28 marzo 2010

la rabbia

Oggi è una domenica un po' particolare.
Il tempo che passa mi fa rielaborare alcune sensazioni.
Sono partita bene, ma ora quello che riaffiora è tanta rabbia. Rabbia contro me stessa in primo luogo, per non essere stata tanto determinata nel momento in cui mi sono accorta che non mi amava più, ho voluto provare, resistere, aspettare, ho sperato che le cose cambiassero, mi sono messa a tappetino, ho sopportato i suoi silenzi, ho cercato di parlare, di capire, ho espresso il mio disagio, ho fatto domande, ma non volevo vedere che le risposte erano lì palesi, chiare, nei suoi comportamenti distanti da me.
E io non li volevo vedere.

E ora passo per quella "poverina, lei era innamorata lui no, lei una tanto brava ragazza"

Le brave ragazze si sa non sono quelle che fanno girare la testa, le brave ragazze sono amate da tutti, amici parenti conoscenti, sono quelle che fanno fare sempre bella figura.

Le stronze no, le stronze sono quelle che hanno gli uomini ai loro piedi, quelle che li tengono in pugno,quelle che senza strategie ottengono l'amore che magari nemmeno meritano.

Forse se mi fossi fatta rispettare all'epoca, se avessi dato più retta alle mie sensazioni, se non avessi temporeggiato, se non avessi voluto provarle tutte ora starei molto meglio, per lo meno non mi sentirei calpestata.

Mi è rivenuto in mente un momento in cui tutto era chiaro e io non ho voluto vedere.
Parigi, novembre, l'aria di crisi già c'era. Siamo con 2 coppie di amici, ma io arrivo più tardi e siamo a cena solo io e lui.
Era la mia prima volta a Parigi, ma non la sua prima volta.
Ci era stato in passato con Lu. una donna della quale, a detta sua, non è mai stato innamorato.

Nel mio entusiasmo classico gli faccio notare che, in fondo anche se ci era stato con lei, di lei non era innamorato quindi non c'era problema... ora era a Parigi con me.
La sua risposta, che mi rovinò tutti e tre i giorni di vacanza, fu "Sì ma me ne sono accorto dopo di non essere innamorato"
Mi aveva già detto tutto. già sentiva di non essere più innamorato di me ma non me lo disse, ma il suo comportamento era chiaro e io non ho voluto vedere.

La mia stupidità voleva le parole, i fatti non mi sono bastati, ce ne sono voluti degli altri. e degli altri ancora... fino a che non gli ho proposto di andarsene, ma anche questo è stato da lui interpretato come una sua decisione.

Sono arrabbiata anche con lui. mi sento presa in giro, mi sento oggetto della sua superficialità.
Se dico TI AMO per me vuol dire TI AMO, non direi mai TI AMO a qualcuno solo per farlo contento, o perchè fa fico, o perchè conquista..ma le persone superficiali come lui fanno anche questo..

3 commenti:

  1. le stronze le fanno eccome le strategie...non so cosa dirti, oggi no. Oggi piango con te, come te.

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  2. Ma che c'è da piangere, scusatemi ?
    Ancora a spaccare in 4, in 8, in 16, quello che ti ha detto "a novembre" ? Ma quanto vuoi farti male ancora ?
    Dire che la vostra è stata una normalissima storia durata un annetto, finita perchè non vi siete presi, no eh ?
    No, continui a pensare rimuginare triturare, "mi ha detto quella frase alle ore 18, 35 minuti e 25 secondi del giorno tale", guarda che visto da fuori quello che scrivi, te la dico come al solito bruscamente ma sinceramente, sembri proprio maniacale, eh ?
    Perchè non guardi avanti e basta ?? Perché anzi non pensi che culo hai avuto che è finita abbastanza rapidamente, pensa se come molte fesse che ho conosciuto stavi li a sopportarlo ancora per anni ....
    E finisco: al prossimo che incontrerai, --- mi raccomando ---, comincia a contargli i "ti amo", sarà la miglior tattica per farlo scappare, come sempre ......

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  3. @Nicole: piango eccome se piango, e so che mi sei vicina, so che ad esserci passati le cose si provano allo stesso modo.

    @Marco: che ti devo rispondere? certo che spacco il capello in 8. certo che ci sto male, e vivaddio che piango! tu la vedi come una reazione maniacale, io la vedo come una reazione fisiologica.
    non è che siamo robottini e allora punto e a capo! Stai certo che sono cosciente dello scampato pericolo, ma ciò non toglie che mi fa rabbia riconoscere a posteriori certe sue superficialità e certe mie cecità.
    Al prossimo che incontro non gli conterò i "ti amo" ma certo ala prima dimostrazione di un non amore le valigie se le fa dopo 1 giorno non dopo 1 anno

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